About Me
Ciao nomade,
mi chiamo Giulia, ho 28 anni e una testa con più valigie piene di sogni – da realizzare puntualmente in un posto diverso del globo – che anni a disposizione per ciascuno di questi.
Sono interprete e traduttrice nell’animo ed event planner di fatto, almeno sino agli inizi della pandemia. Parlo fluentemente tre lingue, me la cavo con una quarta e ho cominciato da poco a studiare la quinta. Ho avuto anche un periodo da aspirante medico ai tempi del liceo scientifico biologico quando divoravo qualunque libro che riguardasse chimica organica o microbiologia.
Dopo tre anni a Londra, posto mio del cuore per sempre, ho trascorso gli ultimi due anni a Milano, mia città natale, e ora mi divido tra l’Italia e la Svizzera tedesca, dove vive l’amore della mia vita, un andaluso che come me non ha ancora trovato la sua casa perché casa è il mondo intero. Si, sono un’inguaribile romantica che non può fare a meno della poesia e che, più di tutto, crede fortemente di essere tanto cittadina del mondo quanto ogni radice italiana che le appartiene – napoletana, siciliana, sarda e romana, passando per Bologna che mi adottò sei anni fa e infine nascendo a Milano, mano a mano con l’eterna lotta interiore tra il restarvi e lo scappare via.
A curious of life and an eager wanderer, i risparmi della mia vita li ho sempre e solamente spesi nei viaggi medium/low-cost, prettamente on-the-road, di cui ho il piacere di raccontarvi qui. Rasoterra nasce da un bisogno forse troppo recondito di scrivere del mio ikigai: il senso della vita per essere felici, il motivo per alzarmi la mattina.
Con rasoterra spero di riuscire a parlarvi di questo mio senso di appartenza al mondo che, per sempre, grazie nonna, grazie mà. Perché ho cominciato a viaggiare attraverso le vostre bocche e i vostri occhi, prima ancora che con le mie pupille. Perché, se potessi, lascerei ogni altra possibile veste per vivere indossando il mio zaino verde fino a meraviglie da esaurirsi. Ai mesi che verranno e al sentirsi, qualunque cosa accada, un tutt’uno con l’immensità che ci attende.